Per i pazienti in lista d’attesa, la tempistica ottimale tra vaccino e trapianto dovrebbe essere di due settimane dalla somministrazione della seconda dose (ove essa sia prevista), anche se tale intervallo non deve essere considerato elemento ostativo alla procedura trapiantologica;
Per quanto riguarda i pazienti già trapiantati, si rappresenta quanto segue:
- sarebbe opportuno che il vaccino venisse somministrato a distanza di almeno 3‐6 mesi dal trapianto, previa valutazione clinica dei singoli casi da parte del medico curante
- in caso di rigetto acuto è consigliabile differire la vaccinazione di 1 mese e di 6 mesi in caso di somministrazione di rituximab;
- se un paziente ha già avuto COVID‐19, è consigliabile attendere 3 mesi dalla diagnosi e/o dalla risoluzione dei sintomi prima della somministrazione del vaccino;
- poiché non esistono studi sulla co‐somministrazione di vaccini, è consigliabile evitare la somministrazione di altri vaccini entro 2 settimane dalla dose del vaccino anti‐SARS‐CoV‐2;
- dal momento che l’efficacia potrebbe essere inferiore rispetto alla popolazione generale, è fortemente raccomandato ai pazienti di mantenere le misure di prevenzione dell’infezione. Inoltre, dovrebbero essere vaccinati anche i familiari conviventi del ricevente.
È in ogni caso buona norma che l’indicazione alla vaccinazione venga verificata dal medico curante.