IO CI SONO

Racconto della sesta edizione del concorso Nazionale “Quirino Maggiore” di Narrativa, Poesia e Fotografia in Nefrologia, Dialisi e Trapianto.

Opera di Alberto Signorini, 1° classificato, sezione narrativa, categoria paziente.

Son un trapiantato e questo mi rende speciale
Speciale perché ho incontrato il dolore e la sofferenza fin dai primi mesi di vita ma poi ho incontrato la Vita …
Mi chiamo Alberto Signorini ho 50 anni ma ne dimostro 30!
Così mi piace scherzare con la mia storia, che all’anagrafe è datata 1974, ma che nella mia anima e nel cuore dei miei genitori
fissa il suo inizio al 30 giugno 1994.
Ma andiamo per gradi: sin da piccolo dopo un intervento di ricostruzione degli ureteri, mi è stata riscontrata una insufficienza
renale cronica e da lì ho dovuto convivere con ricoveri periodici e bilanciare la mia dieta alimentare fino a 17 anni
Speciale perché ho “saltato a piè pari l’adolescenza e la maturità”.
Nel bel mezzo dell’esplosione ormonale, carico di sogni di sport, affetto e amicizia a 18 anni mi hanno confermato le previsioni funeste dei primi anni: “funzione renale cessata, unica soluzione la dialisi”. Stop alla vita spericolata e spensierata dei
miei coetanei per una ritiro forzato in casa diventato il mio ospedale: 3 volte al giorno dialisi peritoneale, un tubicino collegato al peritoneo dal quale far entrare la soluzione “detergente” delle tossine in eccesso non più smaltibili dal mio corpo…altro che birre da far scorrere giù per la gola!
Speciale perché ho odiato la vita
Per quasi due anni non son più andato a fare una passeggiata in montagna, non ho più fatto vacanze con amici, non ho più mangiato le “schifezzuole” tipo Mcdonlad, non ho più bevuto alcolici o bibite gassate, non ho più fatto sport, sono uscito raramente il sabato sera…
Solo lo studio a scuola il mio passatempo… che fortuna, eh?
A casa io e le mie sacche a farmi da compagnia… in attesa di vedere chi avesse la meglio!
Ma… Sono un trapiantato di rene e questo mi rende speciale
Perché a 20 anni una chiamata dell’ospedale mi annuncia che c’è un rene per me!
Intervento, post intervento, degenza, ritorno a casa…
Le sacche della dialisi non ci sono più, il tubicino in pancia non c’è più, la dialisi 3 volte al giorno non si fa più!
Alberto Signorini 1 vs Malattia Cronica 0
HO VINTO!
Adesso insegno in una scuola primaria della mia Valle
Adesso esco la sera a mangiare una pizza e birra con il colleghi e gli amici
Adesso vado a passeggiare per i rifugi delle Orobie
Adesso vado al mare nel mese di agosto
Adesso faccio sport: la bici in particolare.
Adesso ho iniziato a vivere!
Sono un trapiantato di rene e questo mi rende speciale…
Perché la mia storia iniziata nel 1974 si è incontrata con la storia del mio donatore nel 1994 ed è diventata Vita.
Da allora ogni giorno il respiro, il battito del cuore, lo sguardo, l’ascolto, il gusto e il sapore è duplice. Io e Lui “due anime in un corpo solo”
Che bello!
Da allora ho anche scoperto di non essere l’unico uomo speciale, ho conosciuto ANED e tanti suoi dializzati e trapiantati e con loro ho imparato che questo dono speciale non può essere tenuto nascosto e mi son dato da fare: gazebi, serate, conferenze, testimonianze, eventi in giro per la bergamasca fino ad arrivare persino in Sud Africa e a Malaga due anni dopo e gareggiare con la mia amata bici in una gara su pista ai mondiali delle persone speciali che sono i trapiantati e …raggiungere il traguardo,
indossare la medaglia, guardare in cielo e dire:
“Grazie Dio, grazie mio caro donatore… ce l’abbiamo fatta”.

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