Nuova Dialisi all’ospedale di San Donà: “Amplia il comfort e la privacy dei pazienti”

Investimento di 2 milioni di euro per rispondere alle esigenze dei malati

 

Letti di ultima generazione con tv dedicata, due postazioni per il personale sanitario, tre postazioni per il controllo dell’osmosi con la possibilità del controllo anche via web, una maxi superficie che amplia il comfort e la privacy ai pazienti e agevola il lavoro di medici e infermieri. Aperta lunedì 20 maggio la nuova dialisi nell’ospedale di San Donà di Piave.


La nuova superficie, equivalente a 450 metri quadrati, si somma a una parte preesistente per un totale di 690, dedicati alla dialisi. Entrando nella nuova unità operativa si nota a prima vista la presenza degli ampi spazi dove letti, apparecchiature e arredi, sono posizionati secondo il modello “open space”; due banconi acconsentono al personale effettuare nel migliore dei modi il monitoraggio in tempo reale dei parametri del paziente in trattamento. Due sale più piccole (distinte) sono riservate alle dialisi in emergenza e per pazienti con malattie trasmissibili. Vi sono poi 4 ambulatori e uno studio medico. I letti bilancia sono attualmente i più evoluti e ciascuno con singola tv: elettrici, regolabili in altezza, a 4 snodi, completi di accessori come il sistema di pesatura omologato, presa Usb per ricarica del cellulare, presa cuffie collegata alla tv, predisposti per la degenza di pazienti bariatrici sino ai 300 chili.

“Una dialisi nuova di zecca e fornita delle più avanzate tecnologie – osserva il direttore della dialisi, il dottor Giuseppe Messa – come i letti e il trattamento dell’acqua, o dell’osmosi, che poche altri centri dialisi hanno in Italia. La capienza è quasi triplicata perché si è passati dagli 8 ai 20 posti letto e, grazie ai nuovi spazi, i pazienti possono contare su più comfort e maggiore privacy. Il nuovo ambulatorio, che si aggiunge ai precedenti, permetterà di ridurre i tempi d’attesa per le visite”.

I pazienti in trattamento dialitico nelle sedi aziendali di San Donà di Piave e Jesolo sono attualmente 52, di questi 40 effettueranno la dialisi nella nuova struttura di San Donà che diventa il centro di riferimento aziendale per i pazienti più complessi, con pluripatologie e non solo, mentre la dialisi di Jesolo seguirà in particolare pazienti stabili. “Tra le sedi più belle in Veneto, e sicuramente tra le più confortevoli – dichiara il direttore generale, Carlo Bramezza – . L’investimento è stato di 2 milioni di euro, doveroso per rispendere alle esigenze dei tanti pazienti, continuando inoltre, e non mi stancherò mai di dirlo, il radicale processo di rinnovamento di questa azienda. Un ringraziamento a tutto il personale aziendale e delle ditte appaltatrici che hanno lavorato per aprire prima possibile la nuova struttura, riducendo i disagi a chi doveva recarsi a Jesolo per il trattamento dialitico. Prossimamente festeggeremo la novità con i pazienti e le associazioni dei dializzati”.

 

 

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