Emergenza Covid: anticorpi monoclonali per pazienti trapiantati, le richieste di ANED alle istituzioni sanitarie

Pubblichiamo qui seguito il testo di una missiva del Presidente ANED Giuseppe Vanacore indirizzata alle più alte istituzioni sanitarie nazionali quale richiesta di accesso ai farmaci con anticorpi monoclonali per i pazienti trapiantati di organo.

Al Ministro Roberto Speranza
Al Coordinatore CTS – Franco Locatelli
Al Presidente dell’ISS – Silvio Brusaferro
Al Direttore Generale dell’AIFA – Nicola Magrini
Al Commissario straordinario Emergenza Covid-19 – Francesco Paolo Figliuolo

Milano, 24/1/2022

Egregio Sig. Ministro, massime personalità del nostro Servizio Sanitario Nazionale,
in qualità di Presidente Nazionale dell’ANED, non senza apprensione, sottopongo alla Vs cortese attenzione un tema delicato per la salute dei pazienti trapiantati.

Vari studi hanno evidenziato che almeno un terzo delle persone trapiantate di organo non hanno sviluppato alcuna risposta immunitaria, neppure dopo la terza dose del vaccino.

Siamo a conoscenza di casi attuali gravi di ricoveri in terapia intensiva e temiamo un aumento di esiti letali che già si sono verificati. Ci risulta, peraltro, che i pazienti trapiantati che si infettano già dallo scorso marzo rientrano, secondo le disposizioni dell’AIFA, tra coloro i quali possono ricevere il trattamento con i monoclonali. Non conosciamo, però, se vi sono indicazioni o protocolli che consentano di impiegare i monoclonali per i pazienti trapiantati che si infettano nonostante la terza dose. Pertanto, vorremmo evidenziare che la questione dell’impiego profilattico dei monoclonali per ANED assume un valore fondamentale in questa fase grave del contagio.

Se resi disponibili per i pazienti trapiantati potrebbero salvare vite umane e garantire una copertura di alcuni mesi, allontanando il rischio di contagio di questa fase più grave.

Sarebbe importante conoscere l’esistenza o meno di piani operativi e saremmo lieti di essere informati. Ciò, oltre a consentire la diffusione di una corretta informazione, aiuterebbe nella relazione quotidiana che abbiamo con i pazienti trapiantati e con i loro familiari, dando la speranza di possibili cure in caso di contagio.

Dalle fonti giornalistiche ricaviamo che i nuovi monoclonali hanno una durata di circa 3-6 mesi, ma che non tutti sono attivi nei confronti della nuova variante omicron che ha raggiunto percentuali tali da far pensare ad un sicuro sopravvento sulla variante delta.
Nello stesso tempo siamo a conoscenza che, già a partire da metà gennaio, è disponibile il Sotrovimab di sicura efficacia nei confronti della variante omicron; vorremmo a tal proposito conoscere se è in programma l’impiego di questo farmaco per le persone trapiantate prive di anticorpi che dovessero rimanere contagiate

Nell’attesa di una sua risposta cogliamo l’occasione di sottolineare l’impegno quotidiano di ANED nei confronti di tutti i pazienti, per diffondere l’importanza del vaccino e la necessità di rispettare rigorosamente le norme di prevenzione.

Cordiali saluti
Il Presidente, Giuseppe Vanacore

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