Gli umbri sono sempre più generosi: più di 53.000 cittadini, infatti, si sono dichiarati favorevoli alla donazione di organi. Un risultato straordinario, considerando che i dati arrivano dopo solo sette anni dall’avvio del progetto “Una scelta in comune”, che consente di dichiarare il proprio consenso od opposizione alla donazione, al momento del rinnovo o dell’emissione della carta di identità.
“Il 76% degli umbri hanno espresso la loro volontà positiva; tuttavia – sottolinea la Dottoressa Patrizia Babini, Vice-Segretario Nazionale di A.N.E.D. – è bene analizzare il dato in modo approfondito: ci sono Comuni in cui la risposta è fortemente favorevole (Città di Castello, 85%; Corciano 90%; Perugia 82%; Terni 89%), ma in altri, come Bastia e Gualdo Tadino, riscontrano una percentuale di opposizione che ci preoccupa e che è stata portata all’attenzione della Consulta del Centro Nazionale Trapianti.”
“Per migliorare queste performance – rassicura la Dott.ssa Babini – sono allo studio interventi di formazione ulteriore sugli operatori agli sportelli anagrafici”.
Un altro dato positivo è quello relativo al numero dei trapianti di rene eseguiti a Perugia, che nel 2018 sono saliti a 19. Nel centro trapianti della città si esegue solamente il trapianto di rene, ma è stata attivata nel corso dell’anno passato una convenzione con la Regione Marche, per i trapianti di fegato e per gestire i reni, prelevati a Perugia, ma non destinabili a pazienti locali.
L’Umbria, infine, ha migliorato il numero dei donatori utilizzati, in controtendenza con il dato nazionale, che pur essendo alto, ha subito nell’ultima anno una leggere flessione.