Campania, bloccata la delibera che abbassava il numero minimo di infermieri per i centri dialisi

Il giorno 15 maggio 2023, alle ore 10:50, nell’ufficio del Dott. Ugo Trama, Funzionario Dirigente della Regione Campania, si è svolta la riunione con i Rappresentanti dei pazienti nefropatici e dializzati, per discutere l’approvazione della Delibera 189/2023 del 19 aprile.

Alla riunione erano presenti Olimpia Ammendola e Anna Malasomma, membri del Comitato ANED Campania e rappresentanti regionali dell’Associazione, Ciro Colursi, Presidente di ACTAE (Associazione Cattolica in difesa di Ammalati Trapiantati ed Emodializzati), Dario Marandino, paziente dializzato, Antonietta Capo, paziente dializzata. Per la Regione Campania era presente il Dott. Ugo Trama e l’Avvocato Ferdinando Vicinanza, Funzionario Amministrativo alla Sanità Regionale.

Olimpia Ammendola e Anna Malasomma hanno presentato un Documento, elaborato da ANED, nel quale si afferma che il principio costituzionale che tutela la salute del malato non possa essere messo in discussione da una delibera regionale.
La Delegazione ha fatto presente al Dott. Trama la necessità per la Giunta Regionale di confrontarsi con le parti sociali (sindacati e associazioni che tutelano i pazienti, come ANED e altre) prima di elaborare una delibera in cui si tagli sul personale medico, infermieristico e ausiliario.
Il taglio del personale non può essere automatica conseguenza di una richiesta, da parte delle società private, di aumentare la fatturazione sulle dialisi convettive.
Come puntualizzato dai Rappresentanti ANED e ACTAE, il diritto alla salute dei pazienti deve essere sacro, e non può essere intaccato da questioni di mero interesse economico.

Il Dott. Trama ha precisato come non si sia trattato di uno scambio e che l’intenzione della Regione sia quella di trovare un accordo che consenta di risolvere la situazione, dicendosi, quindi, disponibile a rivedere la delibera per le parti che riguardano il taglio del personale e a impegnarsi a risolvere i problemi presenti nel sistema di dialisi della Campania.
La Regione ha prospettato, quindi, la possibilità di istituire un Tavolo Tecnico in Nefrologia, con i medici e i vari soggetti interessati, anche per affrontare il problema della grave asimmetria tra Pubblico e Privato in relazione alla capacità di rispondere alla richiesta di emodialisi. Non è tollerabile infatti che il Privato gestisca l’80% della dialisi, tenendo sotto scacco la Salute Pubblica.
Il Dott. Trama ha aggiunto, inoltre, come sia necessario che il personale sanitario sia formato rispetto alle nuove tecnologie e ai cambiamenti metodologici che si registrano nell’ambito della dialisi.

L’Avv. Vicinanza ha fatto presente la necessità di un incremento della dialisi domiciliare. La Delegazione ha presentato all’Avvocato una sintesi delle richieste che sono state fatte al Tavolo Tecnico di tre mesi fa con il Dott. Alaia, Presidente della Quinta Commissione Sanitaria. Tra le richieste, si è evidenziata la necessità di un rafforzamento della dialisi peritoneale che, in Campania, non riesce a decollare (ferma al 2,7% dei pazienti dialitici, rispetto a una media nazionale del 14%).
Il problema dell’assenza di dialisi peritoneale non è casuale, ma deriva dal fatto che la peritoneale, secondo la legislazione regionale, rientri nel capitolo di spesa dei distretti, invece che degli ospedali, equiparandola a un presidio sanitario ordinario, come se fosse un pannolone o letto antidecubito qualunque.
Il problema dell peritoneale è ulteriormente enfatizzato dal fatto che la Campania sia la sola Regione a non aver sottoscritto il Piano Nazionale della Cronicità, il quale raccomandava di mettere in atto tutte le azioni possibili per aumentare la domiciliarità delle cure per i pazienti cronici.
Tra le discussioni ha, infine, trovato posto anche la questione dei trasporti, il cui sistema di rimborso è fermo agli anni ’80.

Il Dott. Trama, a nome della Giunta Regionale, ha così bloccato la delibera, sottoscritta probabilmente in un momento di emergenza, e preso l’impegno di una ri-discussione, concordando in una riunione con le parti sociali la soluzione per la grave crisi che attraversa l’ambito della dialisi campana.

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