ANED, ACTI e AITF alle istituzioni: covid19, i trapiantati da includere fra i primi vaccinati

ANED, ACTI (Associazione CardioTrapiantati Italiani) e AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) – da sempre unite nella tutela dei diritti e della salute dei trapiantati di organo – hanno inviato congiuntamente lunedi 11 dicembre una lettera al Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, all’ Istituto Superiore di Sanità (ISS), Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e Centro Nazionale Trapianti (CNT) – a firma del Presidente di ciascuna associazione – per richiedere e sollecitare che le linee guida strategiche per la somministrazione dei vaccini anti covid19 includano tutte le persone trapiantate e in attesa di trapianto fra i destinatari prioritari del vaccino anti covid19

Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale dell’appello alle istituzioni.

Milano, 11 dicembre 2020

Al Comitato Tecnico Scientifico Nazionale
Dott. Agostino Miozzo

All’Istituto Superiore di Sanità – ISS
Prof. Silvio Brusaferro

All’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA

Al Centro Nazionale Trapianti
Dott. Massimo Cardillo

Egregi Signori,
scriviamo, rispettivamente, come Presidenti delle associazioni ACTI, AITF e ANED.
Operiamo in campo nazionale da lunghissimi anni e ci occupiamo delle problematiche
inerenti al trapianto di tutti gli organi e tessuti.
In questo momento drammatico dovuto alla pandemia Covid 19, verifichiamo purtroppo
che il virus continua a colpire in forma massiva la popolazione italiana e in particolare le persone fragili, compresi i trapiantati, tra i quali purtroppo – quando contagiati – si registra un elevato esito letale della malattia.

Per fortuna ora si intravede la possibilità che, a breve, arrivino vaccini efficaci in prevenzione. I vaccini saranno stati testati, almeno si spera in varie popolazioni, ma non
sappiamo se sono stati seguiti protocolli specifici per i pazienti in attesa di trapianto e per i trapiantati che hanno delle proprie peculiarità in termini di risposte immunitarie.

Letteratura scientifica e l’osservazione clinica ci informano che l’insufficienza renale
cronica, ad esempio, induce una depressione dell’immunità umorale e cellulare. Questo fatto si traduce in una minore risposta ai vaccini che è stata osservata, ad esempio, del vaccino anti epatite B.
Ci troviamo pertanto di fronte ad una doppia problematica.

In primissimo luogo chiediamo che le emanande linee guida strategiche per la somministrazione dei vaccini ricomprendano prioritariamente tutte le persone trapiantate e in attesa di trapianto.

In secondo luogo, tuttavia, riteniamo fondamentale che siano predisposte adeguate informazioni per i pazienti trapiantati e in attesa di trapianto, circa la sicurezza e l’efficacia di tutti i vaccini, anche per le persone fragili e immunodepresse.

Pertanto, sottoponiamo alla vostra cortese attenzione la necessità di conoscere con
urgenza, se esistono o di predisporli, qualora ancora non esistessero, i protocolli per la somministrazione dei vaccini.

Tali protocolli devono innanzitutto garantire ai trapiantati l’esclusione di ogni residuo rischi di contagio con la somministrazione. Allo stesso modo, sul versante dell’efficacia della risposta immunitaria, è necessario definire, attraverso specifici protocolli, la dose da somministrare in prima istanza così come le dosi e la frequenza dei richiami per ottenere una sufficiente immunizzazione. Per esempio, per la vaccinazione verso l’epatite B vi sono protocolli specifici che prevedono dosi molto superiori a quelle impiegate nei soggetti con normale funzione renale.

Sicuri della Vostra attenzione su un tema delicatissimo restiamo in attesa di un riscontro.
Cordiali saluti.

Le Presidenze congiunte

Nevio Toneatto, Presidente ACTI Italia

Giuseppe Vanacore, Presidente ANED ONLUS

Marco Borgogno, Presidente Nazionale AITF

2 Comments
  1. In base a quanto riportato nel’articolo “Polack FP, et al.; C4591001 Clinical Trial Group. Safety and Efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine. N Engl J Med. 2020 Dec 10:NEJMoa2034577. doi: 10.1056/NEJMoa2034577. “…Key exclusion criteria included a medical history of Covid-19, treatment with immunosuppressive therapy, or diagnosis with an immunocompromising condition…”.
    Tale articolo riporta i dati relativi al traial che ha portato all’approvazione del vaccino Pfizer Biontech
    Considerato che i soggetti immunosoppressi o immunocompromessi sono stati assolutamente esclusi dallo studio, i dati riguardanti la sicurezza e l’efficacia del vaccino BNT162b2 a base di mRNA per Covid-19 non possono essere de plano estesi a questa categoria di pazienti.
    Estrema cautela è richiesta prima di sollecitare l’impiego di vaccini non tradizionali nei pazienti trapiantai

  2. Sono un uomo di 72 anni che ha fatto un trapianto di cuore 25 anni fa a Parigi.
    Le mie condizioni fisiche sono buone, nessuna grave Patologia in corso.
    Vorrei conoscere il vostro parere relativo al rapporto vaccino covid e trapianto di cuore.
    Intanto ho trovato molto utili le informazioni che ho letto anche perché c’è pochissima informazione generale in merito ai trapiantati.
    Non so se questo è possibile ma qualora lo fosse desidererei ricevere tramite email ulteriori infirmaxioni ed aggiornamenti al mio indirizzo.

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